Gli elementi fondamentali della fotografia Needfile Team 23/06/2022

Gli elementi fondamentali della fotografia

Fotografia e parametri tecnici

Nella fotografia parliamo generalmente di tre parametri tecnici fondamentali: tempi d’esposizione, Apertura del diaframma, sensibilità ISO. I tempi d’esposizione ci dicono il tempo in cui la luce passerà attraverso il diaframma e l’otturatore aperto ed imprimere sulla pellicola o sul sensore la scena che stiamo riprendendo. La grande maggioranza delle compatte digitali può variare questo parametro tra qualche secondo come tempo più lungo ed 1/2000 di secondo come tempo più breve.

Le reflex analogiche

Reflex analogiche e digitali normalmente variano tra una posa a tempo indeterminato (chiamata posa B o bulb)che può durare , in casi limite, anche alcune ore, ed 1/8000 di secondo. L’apertura del diaframma è un parametro che ci dice quanto è ampia l’apertura attraverso cui la luce passa nell’intervallo di tempo per il quale l’otturatore rimane aperto. Più l’apertura è ampia , minore sarà il tempo necessario per una corretta esposizione del fotogramma. Il valore si indica con una F seguita da un numero che indica la luminosità dell’obiettivo.

I più comuni F2,8 F4 F5,6 F8 F11 F16 F22 se il valore è basso più l’obiettivo è luminoso, ricordare che un obiettivo F2,8 ha una luminosità massima DOPPIA rispetto ad un obiettivo F4.Un obiettivo luminoso consente molto più di un obiettivo scuro. Una di queste cose è poter scattare a mano libera, senza il bisogno di alzare la sensibilità ISO, e con tempi accettabili, quando la luce diminuisce. Nelle reflex ,in casi estremi il valore F può arrivare ad F1,4 o ancora più in basso , con i Noctilux F1,2 o F1,0 La sensibilità ISO è la sensibilità alla luce della pellicola o del sensore. Più è alto questo valore più il sensore è sensibile alla luce e sarà quindi possibile scattare anche in condizione di scarsa luce , a mano libera prevenendo il rischio mosso.

Le compatte digitali

Le compatte digitali arrivano , nominalmente, fino a 800 o 1600 ISO. I valori realmente utilizzabili, nella maggioranza dei casi, si fermano a 200 ISO al massimo si arriva a 400. Le reflex digitali arrivano anche a 3200 ISO in alcuni casi perfettamente utilizzabili. Le pellicole arrivano fino a 6400 ISO, con possibilità di “tiraggi” fin verso i 25.000 ISO. Il tempo ci permetterà di avere un’esposizione giusta, calcolato rispetto agli altri due valori di cui stiamo parlando, e di caratterizzare l’immagine dal punto di vista del movimento. Ad esempio se vogliamo fotografare una Formula1 oppure un uccello in volo, e vogliamo che la foto sia nitida, con il piumaggio dell’animale, o gli sponsor ed i dettagli della vettura bene in vista dovremmo necessariamente utilizzare un tempo rapido (più rapido di 1/500 di secondo per il volatile…per la F1 meglio più rapido di 1/1000 di sec) Al contrario se fotografiamo oggetti stabili, magari con l’ausilio di un cavalletto, potremmo tranquillamente utilizzare tempi ben più lunghi che ci consentiranno, come vedremo, maggiore lbertà nell’impostare sensibilità ISO e apertura del diaframma. Inoltre utilizzeremo tempi relativamente lunghi (si può anche dire lenti..) nel caso che vogliamo trasmettere il senso del movimento.

Ci torneremo sopra, più in là con degli esempi. La sensibilità ISO è uno dei più grossi vantaggi che la fotografia digitale ci ha regalato… Con la chimica, le macchinette tradizionali, a meno di casi estremi la sensibilità ISO era implicita nella pellicola utilizzata. Una volta messo un rullo ed impostata quella sensibilità…doveva rimanere tale per tutte e 36 le foto… Col digitale potete cambiare di scatto in scatto. Alzando la sensibilità ISO potremmo ottenere una maggiore velocità di scatto, cioè un tempo più breve, cosa che con poca luce può fare la differenza tra una foto mossa ed una no. La sensibilità ISO si gestisce soprattutto in relazione al tempo di scatto. La qualità maggiore la otteniamo alla sensibilità base della macchinetta.

L’apertura di diaframma gestisce essenzialmente l’esposizione, assieme agli altri due parametri, e la profondità di campo. Cioè quanta parte della foto è messa a fuoco e quanta risulta sfuocata. Per avere un ampia profondità di campo dovrete chiudere il diaframma (per cui , tenendo il tempo d’esposizione fisso, entrerà meno luce..) Per sfocare lo sfondo e tenere bene nitido solo il soggetto che vi interessa dovrete usare aperture ampie di diaframma.

Naturalmente un obiettivo luminoso è in grado di esaltare questa caratteristica. Cominciamo a vedere, nella pratica, come si gestisce tutto ciò. Prima però un’ultima premessa puramente teorica…Tutti questi parametri hanno un’unica unità di misura, chiamata “stop” Ogni stop rappresenta un valore raddoppiato rispetto al precedente, questo significa che tra F2,8 ed F4 c’è uno stop di differenza…e , all’apertura del diaframma F4, entrerà esattamente la metà della luce nello stesso intervallo di tempo rispetto ad F2,8Nei tempi c’è uno stop di differenza tra 1/125 di secondo ed 1/60 di secondo (tempo più lungo di circa il doppio…)La sensibilità ISO 100 è esattamente la metà di 200 ISO Veniamo alle regolazioni. Tutte le compatte digitali (e la stragrande maggioranza delle reflex.. chimiche o digitali che siano) hanno modalità completamente automatiche. Ovviamente queste non hanno bisogno di alcuna spiegazione..

Le semi automatiche

Cominciamo dalle due modalità semi automatiche più comuni. Modalità a priorità dei diaframmi. In questa modalità voi sarete liberi di settare a piacimento il valore di apertura del diaframma. La macchina, in totale automatismo, setterà per voi il tempo giusto per permettere una corretta esposizione della scena inquadrata Naturalmente voi leggerete sul display della macchinetta il valore del tempo (oltre a quello del diaframma scelto da voi) e se dovesse risultare troppo lento per un uso a mano libera, e volete evitare il mosso, avete varie possibilità:1)Aprire di più il diaframma, naturalmente se non siete già a fondo scala.. 2)Alzare la sensibilità ISO.

Per esempio con questa combinazione diaframma: F2,8 (massima apertura dell’obiettivo della vostra macchinetta) tempo: 1/15 di secondo, ISO :100 Questo è un tempo rischioso, spesso, fermezze di mano straordinarie a parte, con un tempo simile avrete risultati mossi (ci torneremo..) Allora alzando la sensibilità ISO a 200 o , nelle poche macchine che lo consentono bene, addirittura a 400 ISO e cose otterrete? Queste rispettive combinazioni: diaframma: F2,8 -ISO:200- tempo: 1/30 di secondo.

Notate la relazione: avete alzato la sensibilità di uno stop…ed il tempo è divenuto più corto di uno stop..(da 1/15 ad 1/30 di secondo) oppure: diaframma f:2,8-ISO:400- tempo: 1/60 di secondo (tempo piuttosto sicuro stavolta..)3) potete cercare un muretto dove appoggiarvi, oppure utilizzare un treppiedi (per le compatte vanno benissimo quelli piccoli piccoli da pochi euro..)oppure appoggiare la macchinetta da qualche parte ed utilizzare l’autoscatto.

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