Materia eloquente – Manuel Silvestrin Giulia Comunian 20/06/2022

Materia eloquente – Manuel Silvestrin

I miti, le leggende che nascono dalla natura, dai desideri e dalle paure, storie dove si sgretola il confine tra realtà e invenzione.

L’uomo fin dagli albori della vita sulla terra intreccia racconti, vicende che narrano di mondi misteriosi, spazi in cui animali, uomini e creature ibride popolano villaggi governati dalle divinità.

Fin da bambino Manuel si nutre di questi universi da cui trae suggestioni che prendono dimensione nelle sue opere. Tori, cavalli, dee delle serpi, figure che tracciano un ponte diretto con un mondo arcaico a cui l’artista ci chiama partecipi. La creta si concede al calore dei polpastrelli: la materia che prende forma viene talvolta ricoperta da smalti colorati sui quali la luce s’infrange, si scioglie irrorandoli della lucentezza di una gemma. “Ciò che mi ha avvicinato alla scultura è la possibilità di creare qualcosa da me. Il solo fare è un’alternativa, uno stimolo a pensare”.

Le sculture nascono spesso da schizzi abbozzati, a cui a volte rinuncia, quando si tratta di elementi che la mano istruita dall’esercizio realizza senza sforzo. La propensione per le masse robuste ricorda le forme ghiotte del grande Botero, pur rimanendo autonoma nel trattamento delle dinamiche anatomiche.

Le forme sono figlie di uno sfogo creativo: fin dal primo incontro Manuel si approccia alla scultura con totale libertà, svincolato da un obiettivo preciso, lasciando aperte le porte alla necessità del comunicare. Modellare non è creare da zero ma trasformare, è una partita che si gioca con la materia di cui l’artista conosce solo l’inizio. Il resto andrà svelandosi.

Giulia Comunian

Silvestrin1

Silvestrin2

Manuel Silvestrin

manuel.silvestrin@fastwebnet.it

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