L’Honda CBR600RR trasformata a Moto2 vero prototipo da gara Needfile Team 07/09/2022

L’Honda CBR600RR trasformata a Moto2 vero prototipo da gara

Marco pilota amatore, racconta questa storia iniziata nel 2015 in un paese di campagna nei dintorni di Padova e che, assieme all’amico Matia meccanico e titolare dell’officina 2B Garage, decidono di consolidare la loro esperienza internazionale nel mondo della competizione a due ruote creando un modello unico e irripetibile: l’Honda 600 umilmente datata ad un prototipo da gara.

Hanno trasformato una moto “ordinaria” in un modello piuttosto speciale. Un risultato pensato per avvicinarla alla Moto2 (che corse nel mondiale fino al 2018) quando Honda era ancora la fornitrice dei propulsori.

L’idea – pensate! – è nata davanti a una birra al bar, e praticamente tutta da riprogettare. Il motore è stato messo a tolleranza con pulizia testa a ultrasuoni, sedi valvole, incrementata la pressione della pompa a benzina e nuove guarnizioni di testa, coperchi ecc. Come impianto di scarico scelto un Arrow racing – 4 in 1 acciaio con terminale in carbonio – accordato al motore tramite una centrale Power Commander oltre a nuovo radiatore con uno più performante della Fram Corse. Così facendo il motore ha guadagnato sui 15cv.

Impianto elettrico più leggero, rinforzato il telaio e forcellone irrigidendo il cannotto di sterzo ricavate dal pieno, disegnate e montate dalla 2B Garage. Passati poi alle sospensioni scegliendo una forcella Marzocchi racing con steli da 53mm regolabile e con attacchi per montare le pinze radiali. Per il mono usata unità WP assieme a un ammortizzatore di sterzo Bitubo. Per i freni pinze Brembo Monoblocco 19×20 e dischi flottanti Braking da 320mm. Terminato infine il lavoro con i ritocchi da “pista”: trasmissione passo 520, nuovi semimanubri e leve, viteria ecc oltre a carene classiche con grafiche HRC.

Un progetto ricco di passaggi studiati e destinati a una magnifica moto perfezionata ulteriormente da Matia tra il 2016/2017 sostituendo tutte le parti soggette a usura – dopo 1 anno di prova – oltre a una nuova mappatura della centralina, nuove modifiche dalla posizione di guida alla distribuzione dei pesi. Tra le ultime integrazioni – non potute fare l’anno precedente – l’aggiunta della pulsantiera racing sui semimanubri e il rinvio della regolazione della leva freno, oltre allo stampo originale delle sovrastrutture della Moto2 per realizzare delle carenature interamente a carbonio.

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