Il verbo creativo è la capacità di creare con l’intelletto qualcosa che prima non c’era.
È probabilmente uno status che permette la nostra evoluzione: lo definiremmo forse il punto di partenza del cambiamento. L’immaginazione ci consente di trasformare il mondo intorno a noi, le nostre ottiche, il modo di percepire le cose creando nuovi e alternativi punti di vista.
Immagina di camminare sulla solita strada del tuo quartiere, quella che attraversi ogni giorno magari per raggiungere la macchina. Osservi gli stessi tetti, gli alberi e i fiori dei giardini. Ad un certo punto però sospiri, alzando gli occhi al cielo e noti delle sfumature diverse, mai viste.. ora il cielo ti sembra più grande, eppure è sempre lo stesso! Questo perché è la tua percezione che cambia il mondo intorno a te.
Partiamo dal presupposto che creativi si diventa, poiché si parla di creatività concettuale finalizzata alla soluzione dei problemi, sviluppo di nuove idee e acquisizione di modelli mentali imparando a creare logiche e processi “diversamente funzionali” con un approccio più costruttivo e reattivo ai problemi.
Potremmo definirla resilienza? Essa stessa forse tocca il concetto di creatività, o ne è semplicemente intrisa. E incoraggiamo nel sostenere che ognuno di noi possiede un potenziale creativo, quella parte che non vede l’ora di emergere.
Sviluppare il potenziale creativo permette:
– un nuovo atteggiamento nel risolvere i problemi quotidiani
– elaborare soluzioni alternative
– modificare le idee e crearne di nuove
– sviluppare nuove forme di pensiero
Le due facce dell’evoluzione, entrambe utili e necessarie in ugual modo:
“Generalmente cambiamo noi stessi per due ragioni: ispirazione o disperazione.” Jim Rohn
La crisi permette di rivalutare le proprie convinzioni. È mettersi alla prova accogliendo le provocazioni esterne, perché non tutti i giudizi nascono per nuocere. La creatività può essere la chiave di volta, il punto di partenza di un buon spartito, nello scrivere la propria melodia: per guardarsi dentro, perdersi e ritrovarsi. A volte ci troviamo obbligati a farci travolgere dal cambiamento e la creatività permette di dirigere le nostre scelte creando nuove opportunità che sappiano valorizzarne i talenti.
Secondo lo psicologo Edward De Bono, il pensiero laterale consente di affrontare i problemi secondo logiche non tradizionali. Mentre chi sceglierebbe la soluzione più ovvia, il pensiero laterale se ne discosta cercando punti di vista alternativi prima di fare una scelta. Il pensiero creativo rende maggiormente sensibili ai problemi e alla capacità di osservar-si con maggiore attenzione. Nuove ottiche libereranno da i comuni stereotipi e preconcetti, e da ciò che rappresenta l’abitudine. Questo atteggiamento più critico e costruttivo porterà nel tempo a una riscoperta della propria personalità, una migliore consapevolezza e maggiore stima di sé. Creatività come scoperta delle cose nuove, un nuovo modo di osservare il proprio riflesso attraverso lo specchio.