Il marketing conversazionale non è solo una strategia, ma un’etica professionale.
Il miglior modo per raggiungere l’interesse della persona in una comunicazione di valore. L’obiettivo è di far percepire al cliente il tuo interesse, che i suoi bisogni sono importanti.
A volte le conversazioni possono risultate piatte, noiose, ripetitive, ma per chi sceglie questo approccio improvvisamente le conversazioni diventeranno decisamente più coinvolgenti questo perché entrambe le parti sono realmente interessate ad approfondire. Parliamo di una comunicazione intelligente e senza troppe insistenze, allineandosi alle necessità dell’altro in un rapporto di fiducia, trasparenza e credibilità.
Il marketing conversazionale è un modo per raggiungere il pubblico in una visione consapevole ed attenta; un approccio empatico che aiuterà il professionista a comprendere e interpretare il bisogno del cliente. Le persone sono più propense a comprare prodotti quando sentono che l’azienda si preoccupa per loro.
Alla base ogni individuo nutre sogni e aspettate. Ad oggi, questo tipo di interazione personale si può svolgere anche per mezzo degli strumenti digitali/AI grazie al web (messaggistica, video live, social..) ma nel marketing convenzionale è previsto che il cliente partecipi alla comunicazione.
Il cliente deve sentirsi coinvolto nel processo creativo stimolandolo nel produrre contenuti anche spontaneamente. Una comunicazione a due vie.
In questo processo il dialogo è la chiave. Una buona comunicazione permetterà a entrambi di sviluppare nuove idee e ulteriori stimoli nella collaborazione, specie per quei progetti a lungo termine. Se pensiamo a un lavoro di rebranding che normalmente richiederebbe per un grafico una riprogettazione visiva, la prima fase è capire dall’azienda l’entità del nuovo messaggio. Si porranno così le basi per nuove consapevolezze e al contempo una nuova immagine in linea col pubblico di riferimento e il prodotto commerciale.
CHAT e CHATBOT dal one-to-many al one-to-one
“Dobbiamo usare l’automazione per rendere la nostra comunicazione più umana e non più robotica” Simone Magazzù, marketer specialist
Il marketing conversazionale si riflette anche nelle scelte che i programmatori riportano sui siti web con la possibilità di far intraprendere all’utente una vera conversazione attraverso la chat incorporata con esseri umani o chatbot.
Una scelta intelligente che mette l’utente al primo posto. Stesso Whatsapp che può permettere una interazione diretta, anche per mezzo di chiamate o l’invio di audio e allegati.
I sistemi di messaggistica istantanea predominano sempre più il commercio, superando i vecchi metodi di scambio mail o forum, comunque utili ma limitativi poiché viene a mancare la componente umana sempre più ricercata. Il marketing conversazionale infatti prevede la scelta dei bot come forma assistenziale ed empatica, migliorando l’esperienza di navigazione e rassicurando all’acquisto. Allo stesso modo se pensiamo ai video YouTube dove non è più un semplice testo a raccontare una storia ma una voce umana o robotica.
I vantaggi di usare il marketing conversazionale in chat includono tassi di coinvolgimento molto più alti. Quando impariamo a conoscerci l’un l’altro iniziamo anche a condividere contenuti, generando un valore che ci unisce anche nella scelta d’acquisto. Il marketing conversazionale è il risultato della naturale comunicazione introdotta dai social, abbattendo le possibili barriere geografiche.
Le principali caratteristiche che il marketing conversazionale offre è porsi in un dialogo bidirezionale e in un’assistenza continua.
Perciò è importante che l’azienda sviluppi per il proprio target il giusto livello di automazione usufruendo anche delle tecnologie digitali così da rendere il dialogo più scorrevole e naturale.