Dall’ultimo conflitto Russo-Ucraino è chiaro come i consumi energetici siano lievitati; notiamo i rincari dalle stazioni di carburante (in particolare il metano che continua ad oscillare superando le 2 €/kg) ai più banali prodotti di prima necessità. E’ una catena che, partendo dai trasporti ha toccato tutti i settori del commercio.. in pratica bisogna inventarsi di tutto per arrivare alla fine del mese!
Un’escalation iniziata nell’ottobre 2021 con le prime tensioni tra i due Paesi, con lo scoppio della guerra ha causato aumenti esponenziali. Registrato da ARERA un +55% sui costi di luce e un +41,8% sul gas già dal primo trimestre 2022.
Perciò, tra le continue sanzioni imposte alla Russia che hanno comportato una riduzione drastica degli approvvigionamenti delle materie prime e il taglio delle scorte di gas verso l’Occidente, le ripercussioni sono state forti per l’Europa, i rapporti transazionali e la qualità di vita delle famiglie.
Solo nel mese di luglio 2022 ad esempio, c’è stato un’ulteriore balzo del prezzo dell’energia costata un +63,47% rispetto al mese precedente. Oggi fornitori e consumatori si trovano a dover combattere coi costi dell’energia, circostanza che potrebbe nel tempo cambiare notevolmente le abitudini sempre più in un’ottica 100% GREEN.
Stand-by: 8% della bolletta è dato dal consumo degli elettrodomestici in sospeso
Stiamo proprio parlando delle “lucette rosse” che lasciamo accese in casa o nei luoghi di lavoro; tra i più comuni la televisore, il telefono cordless, il pc, la stampante, le prese multiple.. oltre ai caricatori dei cellulari che rimangono inseriti anche quando il telefono non è attaccato, o ancora il modem o il router wi-fi che, rimanendo sempre acceso consuma una quantità rilevante di energia.
Per pigrizia o abitudine ci siamo abituati a non considerare questi fattori e le conseguenze sono negative se si valutano i consumi su larga scala. Nell’intero pianeta, l’insieme degli elettrodomestici in stand-by conta circa 60 miliardi di euro rincarando le bollette di un buon 8%. Secondo le statistiche entro il 2030 il 15% dei consumi elettrici europei sarà causato proprio da questi fattori.
Secondo i dati espressi da E.on su 1300 casi domestici risalenti al 2019, il consumo medio ad utente è di 2400 kWh/anno e il consumo degli elettrodomestici in stand-by è pari a 600 kWh/anno (25% del totale) se si pensa che il 4% viene dal consumo del modem o router wi-fi sempre attivo (90Kh/anno) o il frigorifero per 350 kWh/anno (pari al 15%).
Pochi e semplici consigli utili:
- Evitiamo di lasciare il carica batterie acceso tutto il giorno
- Utilizziamo prese multiple con interruttore on/off
- Prima di andare a dormire o uscire di casa ricordiamoci di spegnere gli interruttori
- Spegniamo il modem wi-fi quando non utilizziamo internet
- Regoliamo la temperatura del frigorifero, lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie in base alle necessità
- Spegniamo apparecchi elettronici dal pulsante del monitor come pc e televisione
Inoltre non dimentichiamo di:
- Diminuire la temperatura dei condizionatori e utilizzarli con moderazione
- Abbassare la temperatura dei termosifoni così da generare un risparmio del 5%
- Pulire la caldaia annualmente risparmiando il 5%
- Installare un impianto fotovoltaico assieme a pompa di calore abbinata con batteria di accumulo per arrivare a un risparmio totale del 50% sulla luce
Poche e semplici soluzioni per rendere il nostro spazio meno costoso e nel rispetto dell’ambiente.