Gli Autogrill e la moda dei pack unconventional Needfile Team 31/07/2024

Gli Autogrill e la moda dei pack unconventional

Viaggiatori assidui o meno, vi sarà capitato almeno una volta di sostare in un Autogrill autostradale.

Oltre ai prezzi indiscutibilmente esagerati, la seconda cosa che colpisce l’occhio e la presenza di tutti quei packaging di dimensioni esagerate: è come se il contenuto della confezione fosse letteralmente scoppiato!

Ci chiediamo, per chi come noi nota i dettagli, come mai tutta questa differenza rispetto ai tradizionali market o caffetterie? Lo dice la parola stessa, perché “tradizionale” non è ma piuttosto la definiremmo una sosta unconventional che propone la sua offerta e che funziona grazie ai punti ristoro e soprattutto per la presenza dei bagni (quasi obbligati per i viaggiatori). Ci troviamo normalmente in un ingresso guidato che conduce dall’accesso alla cassa comune e banconi gastronomici a un percorso serpentino che tocca da un lato i bagni, dall’altro gli scaffali o intermezzi in centro sala con ogni genere di prodotto presentato in confezione maxi.

Ma non è finita perché la cosa curiosa è che ci troviamo di fronte a marche storiche e introvabili, e per di più presentate su “maxi schermo”! Parliamo di prodotti alimentari come i ChupaChups, le BigBabol, le Brooklyn o ancora i Baiocchi e i Tobleroni in chili di bontà.

Perché questa scelta visiva? La risposta potrebbe dipendere dalla scelta degli Autogrill di rivolgersi a un target decisamente diverso, appunto unconventional. Difficilmente l’automobilista di passaggio o il turista pondererà su una spesa “ragionata”, scegliendo piuttosto di far scorta cercando qualcosa fuori dall’ordinario per un regalo o un ricordo da conservare a casa.. provvedendo anche all’ultimo minuto in ritorno da un viaggio.

Insomma, chi entra in un Autogrill cerca la novità, la particolarità!

Ci chiediamo però, piccoli o grandi che siano, perché questa disparità di prezzo? Cambia il valore percepito. Un conto è trovarsi in mezzo a un quartiere fornito di tanti servizi, la scelta è facile; ma quando sei in mezzo a un deserto di sabbia e finalmente trovi un pozzo d’acqua il discorso cambia. Opzione che vale dal distributore a cibi e bevande. Forse dipende dal fatto che questo marketing gioca su un consumatore che, una volta entrato, non ha alternative se non uscire dall’autostrada. Una possibilità scomoda in quanto comporterebbe fare più strada con ulteriori spese in termini di tempo, carburante e costi casello autostradale, se pensiamo poi che il prossimo Autogrill potrebbe trovarsi oltre 30 km.. Dobbiamo inoltre considerare che il tratto autostradale, come costa a noi, avrà un peso rilevante sull’affitto e tasse per queste attività.

Se non ci soffermiamo a pensare troppo ai prezzi, la sosta può trasformarsi in un piacevole momento di svago, sicuramente alternativo, in mezzo a prodotti e formati esclusivi che rendono l’ambiente scenografico.

Personalmente ci piace guardare la composizione di questi maxi packaging, etichette e più a fondo la presenza di prodotti rari non acquistabili dietro casa e che risvegliano in noi ricordi nostalgici.

Dopotutto che ci volete fare.. è il prezzo dell’esclusività!

*nostri scatti di viaggio presentativi dei prodotti

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