“Monaco è colui che guarda solo a Dio, desidera solo Dio, si dedica solo a Dio, sceglie di servire solo Dio e,
vivendo in pace con Dio, diventa autore di pace per gli altri”
Teodoro Studita
Un esempio di antica vita spirituale, l’abbazia di Praglia vanta un posto di rilievo per la sua collocazione nel cuore dei colli Euganei. A Teolo, a soli 12 km dalla città di Padova, lungo l’antica strada che conduceva a Este, il luogo sacro è stato fondato in epoca medievale, tra il XI e XII secolo (periodo romanico), restando un complesso indipendente dall’Abbazia di S. Benedetto in Polirone di Mantova fino al 1304. Nel 1448 Praglia aderisce alla Riforma di Santa Giustina di Padova, sancendo una nuova riforma spirituale e culturale con l’elezione di un proprio abate. L’abbazia visse secoli fiorenti fino alla soppressione napoleonica per poi ottenere, nel 1834 l’appoggio dal governo austriaco con la riammissione dei monaci in monastero. Una pace che durò poco a causa del decreto varato in Veneto il 4 giugno 1867 che soppresse le corporazioni religiose e che causò un secondo scioglimento della comunità. Solo il 26 aprile 1904 i primi due monaci tornarono nuovamente in monastero con la regolare ripresa delle attività.
Oggi la Comunità benedettina di Praglia ospita 44 membri, dei quali 42 professi solenni e 2 temporanei con la vita monastica scandita secondo orari rigorosi:
ore 5.15 – mattutino Lecto divina
ore 7.30 – Lodi
ore 8.00 – Eucarestia
ore 9.15 – Lavoro
ore 12.30 – Sesta
ore 15.00 – Nona
ore 15.30 – Lavoro
ore 18.00 – Vespri
ore 20.30 – Compieta
Preghiera
Una comunità di monaci che esercita, secondo la guida del Vangelo, i precetti di San Benedetto da Norcia nella sua Regola (sec. VI).
Lavoro
Come stabilito da San Benedetto, il lavoro deve essere parte integrante della giornata quotidiana di un monaco. Tale concezione stabilisce uno stretto legame di solidarietà con ogni uomo e per mezzo del lavoro, ogni monaco può guadagnarsi rispetto e il proprio posto nella comunità. Tra le principali mansioni la manutenzione del monastero, l’aiuto verso forme di bisogno e povertà, la cura dell’orto e dei vigneti ubicati attorno al convento.
Vendita
All’interno del complesso è infatti possibile accedere al negozio dei prodotti locali:
cosmetici – ricette sapientemente rielaborato secondo gli antichi speziali utilizzano erbe officinali e prodotti da alveare
vini – una selezione di frutti locali secondo i precetti di povertà e raccoglimento in loco
tisane e infusi – erbe per infusi e decotti utilizzate come coadiuvanti nel trattamento di varie sintomatologie
miele e dolci – prodotti derivati dalle varie arnie curate dagli stessi monaci
liquori – ricette dell’antica tradizione monastica attraverso un’attenta selezione di erbe
spezie – destinante all’arricchimento delle pietanze da tavola
olio – qualità olio extravergine d’oliva caratteristico dei colli euganei
rimedi naturali e profumazioni
libri, carte e legature fatte a mano dal laboratorio interno del restauro del libro
L’antico scriptorium e il restauro del libro
Il laboratorio attivo nel restauro e conservazione di libri, pergamene, opere d’arte su carta, stampe, disegni, fotografie, sigilli e tutto ciò in materiale cartaceo e membranaceo, racchiude una sapienza lunga secoli di storia. Tra i luoghi più antichi d’Europa, l’abbazia di Praglia vanta anche questo scrigno atto al recupero e alla valorizzazione dei beni culturali per mezzo anche di un servizio di digitalizzazione o di conservazione in appositi contenitori.
L’abbazia resta un luogo di raccoglimento che invitiamo a visitare per gli amanti della natura e dell’arte italiana, oltre a chi ha piacere di degustare i prodotti della tipica cucina veneta.