La creatività è tra le doti della personalità umana più potenti e spesso sottovalutata, permette di produrre arte e di trovare soluzioni originali anche ai problemi tecnici e di vita. La creatività per Frida Kahlo, abbinata al suo straordinario carattere fu il mezzo con il quale affrontò il dolore, fisico e mentale.
Donna molto colta, Frida amava leggere e osservare tutto ciò che la circondava, amava ogni persona incondizionatamente riuscendo sempre ad illuminare la vita degli altri. Fin da piccola si era mostrata molto curiosa e ribelle portando il padre Guglielmo ad avere una totale predilezione verso quella bambina, quella creatura dagli occhi di un nero carbone ma che riuscivano a brillare intensamente.
Era dotata di straordinaria immaginazione che la portava a non annoiarsi mai in nessuna situazione anche quando da piccolina a soli sei anni dopo una brusca caduta fu costretta a rimanere a letto, poliomielite secondo il medico, anche se in realtà pare fosse affetta da spina bifida. La gamba e il piede destro divennero molto esili, provocandole un’andatura zoppicante che le fece subire non poche derisioni e il soprannome di “Frida gamba di legno”, obbligata ad indossare stivaletti ortopedici. La giovane e tenace Frida rispondeva senza problemi agli insulti con altri molto peggiori di quelli che era abituata a ricevere, iniziando così ad isolarsi, quasi ad ignorare il mondo intero senza però sentirne il peso eccessivo. Si divertiva, sola nel dipingere, correre e leggendo romanzi. L’immaginazione nutriva la sua solitudine continuamente e nessuno riusciva a spegnere l’energia di quella bambina.
Le menti creative nella maggior parte dei casi sono anche delle persone testarde; quando un artista si fissa su un’idea è molto difficile smuoverlo. Per questo motivo i creativi sono spesso soggetti a fallimenti o insuccessi professionali, però sono in grado di rialzarsi e affrontare la vita di petto con uno spirito positivo. Frida non voleva assolutamente sottomettersi alle convenzioni di genere e alle mode di quell’epoca: originale e consapevole del suo valore voleva dipendere solo da se stessa e non da elementi dati da una società basati su precisi schemi da seguire, soprattutto voleva fuggire da quelle poche alternative che a quel tempo nel Messico erano concesse alle donne, imparare a cucinare, trovarsi un buon marito ed avere dei figli. Chi possiede la dote della creatività, possiede una facoltà che va coltivata e sviluppata oppure va risvegliata, questo il merito da conferire al pittore Diego Riviera. Kahlo amava vedere l’artista al lavoro che la portò a non rinunciare allo studio della letteratura e della filosofia, oltre alla dedizione per l’arte, un nuovo mondo che riusciva a entusiasmarla.
A soli 18 anni la sua vita cambiò drasticamente, uscita da scuola, salì sull’autobus per far rientro a casa ma avvenne un incidente fra il mezzo su cui Frida viaggiava e un tram. L’autobus finì schiacciato contro il muro e Frida ne ebbe conseguenze gravissime, riportando gravi danni alla colonna vertebrale che si spezzò in tre punti nella regione lombare; si frantumò il collo del femore, le costole, la gamba sinistra, il piede destro slogato e schiacciato, lussazione alla spalla sinistra e l’osso pelvico spezzato in tre. Frida Kahlo trasforma gli eventi drammatici della sua vita in una rassegna colorata di ricordi surreali. Nella sua arte trasferisce il potere espressivo incarnato dalla sua terra, il Messico, intriso di spezie, tinte intense e suoni caraibici. Ogni individuo dovrebbe essere incoraggiato a creare, come Frida usava la propria tavolozza colorata, dipingere era di vitale importanza per aiutarla ad affrontare le tante difficoltà della sua esistenza. Un esempio per coloro che, in ogni campo creativo vogliono dare voce a una idea nel raggiungimento di un obiettivo. Un percorso ricco di ostacoli ma che può aiutare l’uomo a scoprire il suo genio, spesso andando contro corrente lontano dalle masse e il pensiero comune.
Oggi l’arte contemporanea, spesso ripetitiva, è alla ricerca sempre di stimoli che sappiamo suscitare soprattutto riflessioni alle grandi domande sociali, più vicini in realtà alla quotidianità che a qualsiasi domanda universale. Spesso non capita, e sempre più anarchica e lontana da linguaggio accademico, l’arte contemporanea si è saputa evolvere grazie proprio a personalità come Frida, determinata a lasciare un segno di sé nella storia.