Le forme pittoriche di Diego Fedeli, immerse nelle tonalità dell’ocra, nascono dall’acrilico riversandosi in dissolvenze quasi spettrali.
<<L’estro mi spinge a narrare di forme mutate in corpi nuovi>>
(Ovidio, Metamorfosi)
Le forme pittoriche di Diego Fedeli, immerse nelle tonalità dell’ocra, nascono dall’acrilico riversandosi in dissolvenze quasi spettrali. Umane forme che si sfiorano cercano un contatto espresso in un urlo silenzioso, specchio di inconsce inquietudini in uno stato di viscerale liberazione. Il pennello, mosso da sentimenti contrastanti, interpreta forme impalpabili svincolate dalla prospettiva e dai limiti superficiali del supporto pittorico.
Poche macchie colorate accostate a piccole sorgenti di luce plasmano l’espressività dei corpi: una bocca spalancata, uno sguardo spento, elementi così fugaci da disperdersi e poi rinascere in una implosione di forme enigmatiche, dinamiche, vitali. Metamorfosi umane.
Corpi fragili e instabili. Interpretazioni del ciclo naturale dell’esistenza e dei cambiamenti più profondi del suo sentire e vivere poiché nulla è immobile. Tutto è in costante evoluzione. Tutto è Pathos.
Diego Fedeli
dfedeli92@gmail.com