Per leggere la prima parte dedicata al rugby come prima scelta per la formazione aziendale, collegati al link.
Con l’approccio integrato l’azienda diventa rapida, precisa e flessibile.
Ogni individuo che opera al suo interno mira ad un miglioramento continuo perché svolge con massima professionalità e dedizione il proprio lavoro e per questo è responsabile di tutto ciò che fa.
Non c’è alcuna distinzione tra il gruppo e il singolo perchè ogni decisione viene presa su dati concreti e ogni processo deve essere portato avanti con la massima efficienza riducendo il più possibile il margine di errore. Nel rugby è la stessa cosa: in ogni momento non puoi stare a guardare e devi sempre agire.
La squadra è come un’azienda, quindi lavora per processi.
L’allenatore e il suo staff impostano il modello di gioco (il processo), danno le direttive ai giocatori e tengono traccia delle prestazioni della squadra di gara in gara (il feedback) valutando eventuali migliorie da apportare al modello per ottenere un ulteriore aumento di rendimento e ottenere una crescita costante del proprio team. L’allenatore o il manager può ottenere una crescita del proprio gruppo facendole lavorare costantemente sul piano della sensibilità e dei valori. Il lavoro è importante per avere un miglioramento costante del gruppo.
La tecnica equivale alla forma con cui si conduce il gioco o il proprio lavoro.
Far capire l’importanza dei valori è la sostanza per poterli vivere al massimo della loro forza dove è importante non mollare perché la parte fondante di ciascuno di essi non è mai interamente assorbita.
Nel contesto aziendale i valori costituiscono la leva attraverso la quale far emergere le potenzialità del singolo individuo e di conseguenza del collettivo. Forma e sostanza sono gli elementi che accomunano impresa e rugby dove la forma è l’organizzazione: non c’è forma senza sostanza.
E’ importante agire nel modo e nei tempi giusti cambiando la strategia quando è necessario.
Si tratta quindi di dimostrare freddezza e lucidità nel prendere delle decisioni. In campo è sempre il giocatore che deve decidere andando oltre le disposizioni fornite dall’ allenatore e stabilite nel suo sistema di gioco. La capacità decisionale è importante perchè implica sapersi assumere le proprie responsabilità e crescere costantemente. L’errore può essere accettato purché venga utilizzato come elemento di apprendimento consapevoli che fare quello sbaglio serve a crescere.
La crescita avviene anche con tentativi errati; chi sa correggersi professionalmente e nel proprio comportamento davanti all’errore cresce di più. Ultimo ma non ultimo è “l’attaccamento alla maglia” o “l’attaccamento ad un progetto” e rappresenta la parte più nobile dell’essere responsabili.
In ogni gesto e azione che si compie “in e fuori dal campo” devi sempre fare i conti con chi sei.
Una realtà dove tieni conto delle persone con cui cresci facendo in modo che ciò che apprendi e applichi sul campo, soprattutto sul piano umano, lo applichi anche fuori dal campo e nel rapporto con gli altri. Ogni gruppo, infatti, è una squadra dove condividi obiettivi e metodi per raggiungerli, tenendo presente che l’obiettivo è si importante per raccogliere dei risultati; tuttavia l’aspetto più importante della squadra è la direzione verso cui si va.
Il rugby ci da una regola che non va mai dimenticata, quella delle tre S: SPINGERE, SPINGERE, SPINGERE, insieme, con la stessa maglia.